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Ne ha viste tante, Raymond Briggs. La Seconda guerra mondiale, i bombardamenti, la vita da sfollato, il difficile ritorno alla normalità, la prospettiva di una vita familiare felice, la malattia e l'improvvisa morte di sua moglie, la gioia di ritrovarsi nonno. Dopo aver scritto e illustrato libri che hanno divertito i bambini di tutto il mondo (ed emozionato i loro genitori), superati i settant'anni, Briggs ha deciso di fare un bilancio delle sue esperienze. Mescolando ironia e tenerezza, profondità e insofferenza, ha raccolto per oltre quindici anni una lunga serie di scherzose e commoventi riflessioni sul senso della vita, per poi farle confluire in "È ora di spegnere le luci", un memoir illustrato che è un vero e proprio scrigno di immagini e pensieri essenziali. Un libro di grande delicatezza, capace di abbracciare le mille sfumature dell'esistenza e di sondare le nostre paure più profonde, partendo da spunti apparentemente banali, come la frustrazione provocata dai tasti incomprensibili di un telecomando nuovo o la serenità ritrovata portando a spasso il cane.