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Sarebbe importantissimo render noto al nostro pubblico queste cose, di cui i nazionalisti nostrani vanno dicendo che mancano le prove!" È questa la scintilla che spinse Luigi Meneghello a "recensire" The Final Solution di Gerald Reitlinger (1953), saggio pionieristico sullo sterminio degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale: ne nacquero tre articoli, pubblicati tra il 1953 e il 1954 nella rivista "Comunità", con un apparato iconografico per quei tempi ancora sconvolgente. In anni in cui quei fatti erano poco conosciuti e per molteplici ragioni si tentava di rimuoverli dalla comune coscienza, Meneghello seppe ricavare dal formidabile ma complesso lavoro di Reitlinger un resoconto scrupoloso e di esemplare chiarezza: l'indicibile orrore della Shoah diveniva comprensibile e comunicabile a un più ampio pubblico di lettori. Convintosi della perdurante attualità di quei suoi articoli, Meneghello acconsentì a ripubblicarli in volume quarant'anni dopo: in Promemoria (1994) la passione civile di Meneghello convive con la precisione stilistica di un grande scrittore che si fa storico per raccontare la pagina più tragica della storia europea.