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Con i suoi uffici, le sue fabbriche dismesse e le sue passerelle, la città del Nord che ospita i personaggi di "Desideri deviati" ne è anche la protagonista. Chi la abita è animato da forze diverse: amore, cultura, successo, giustizia politica. Attorno e insieme a Nico Quell, inquieto "ragazzo senza qualità" già incontrato in "Cuori fanatici", si muove la grande orchestra di uomini e donne di questo romanzo che, a cavallo tra realismo e fantasia gotica, racconta con sguardo affilato l'editoria e la moda degli anni Ottanta, miniere di sogni e frustrazioni. Fra duelli intellettuali o amorosi, fatui o violenti, il desiderio non si compie mai, è per sua natura indefinito, pressante, deviante: nella capitale del lavoro - fotografata un istante prima che si trasformi in città delle attrazioni - si smania sempre per qualcosa, e si finisce per ottenere o perdere qualcuno. E sotto la sua superficie scintillante, c'è un popolo che vive nelle sue viscere, un'energia barbarica, pronta a ribellarsi per riconquistare la città.