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Basato sulla storia vera di Dita Kraus. Edita fa uno schizzo della baracca, con i suoi arcipelaghi di sgabelli, la linea della stufa e le due panche: una per lei e una per i libri. Ecco il suo mondo. Ad Auschwitz-Birkenau c'è l'unico campo "per famiglie" in cui vivono i bambini. Come uccelli rari in gabbia, i piccoli passano le loro giornate nel blocco 31, il paravento di normalità che i nazisti hanno costruito per gli ispettori della Croce Rossa. Qui Fredy Hirsch, un trentenne ebreo tedesco, ha organizzato in una baracca che è poco più di una stalla una scuola clandestina, dotata addirittura di una biblioteca. Gli otto volumi che la compongono - fra cui la "Breve storia del mondo" di H.G. Wells, un trattato di Freud, Le vicende del bravo soldato Svejk, un atlante geografico e "Il conte di Montecristo" - sono affidati alle cure della quattordicenne cecoslovacca Edita. Squadernati, strappati e malridotti, i libri sono arrivati lì per vie segrete, e difenderli non è certo semplice. Edita è disposta anche a rischiare la vita per salvare il suo tesoro, l'unico che le permette di fuggire dal dolore e dal plumbeo grigiore del campo di sterminio. Sarà proprio la sua fiducia nel potere dei libri a consentirle di vincere l'orrore. Una storia vera di coraggio e speranza.