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In un'epoca in cui il pensiero tende sempre più a semplificarsi e le opinioni vengono scambiate per idee, Ermanno Bencivenga ci ricorda il valore fondamentale e necessario dell'arte del pensare, il fascino e il piacere che può provocare il pensiero articolato e curioso. E ci spinge a chiederci: che cosa può tenere insieme gli asintoti e le massaie, le geodetiche e le zebre, la marginalità e le macchine del caffè? Il fatto che siano tutti concetti astratti, idee, da cui però possiamo trarre spunti e consigli da mettere in pratica nella vita di tutti i giorni. Con la sua capacità di far dialogare ambiti diversi e servendosi, quando è necessario, delle parole di pensatori illustri - come Platone, Aristotele, Arendt, Russell - l'autore ci consegna 100 idee che non sapevamo di poter sfruttare e altrettanti modi di utilizzarle: e così gli autotreni diventano una forma di esercizio per le nostre capacità deduttive e le oche uno strumento per misurare i "gradi" di una relazione; un capocomico un modello di approccio alle difficoltà e gli errori, attraverso la serendipity, inimmaginabili ponti verso i nostri migliori successi. Decine di collegamenti fra mondi solo all'apparenza distanti, brevi aneddoti densi dei significati più sorprendenti. Ma, soprattutto, ciò che Bencivenga regala al suo lettore è la capacità di guardare alle cose con occhi sempre nuovi e reinventare ogni giorno la propria realtà, scoprendola stimolante, multiforme e variegata.