Ultima fermata Auschwitz. Come sono sopravvissuto all'orrore 1943-1945 di De Wind Eddy - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
1.304.068,61€  incassati dalle librerie indipendenti
1.304.068,61€  incassati dalle librerie indipendenti
Cerca un libro o una libreria

Ultima fermata Auschwitz. Come sono sopravvissuto all'orrore 1943-1945

  • Autore: De Wind Eddy
  • Editore: Rizzoli
  • Isbn: 9788817144667
  • Categoria: Storia d'europa
  • Traduttore: Fiano D.
  • Numero pagine: 252
  • Data di Uscita: 21/01/2020
  • Collana: Saggi stranieri
18,00 €
Facile da trovare

Tab Article

Sul finire del 1944 i tedeschi stanno abbandonando Auschwitz, mentre l'Armata Rossa si avvicina. Portano con sé gran parte dei prigionieri rimasti, forzandoli in estenuanti marce verso i lager della Germania. Per sfuggire a quel destino, Eddy de Wind si nasconde in una delle baracche, sotto un cumulo di vestiti; Friedel, sua moglie, non ha il coraggio di imitarlo. Di lì a qualche giorno Eddy trova un taccuino abbandonato e comincia a scrivere la sua storia. Lui e Friedel si sono conosciuti nel campo di transito di Westerbork, nei Paesi Bassi. Giovani e in salute, i due erano stati messi al lavoro: Eddy come medico, Friedel come infermiera. Si erano frequentati, innamorati e sposati sempre all'interno del campo, ma quella parentesi di relativa pace non era destinata a durare. Caricati sui convogli della morte, erano stati anche loro trasferiti ad Auschwitz. Sopravvissuti alla prima selezione, si erano ritrovati di nuovo a lavorare nelle infermerie del campo, ma questa volta divisi. Eppure, persino lì sono riusciti a mantenere una qualche forma di comunicazione, scambiandosi di nascosto brevi lettere d'amore, stringendosi in abbracci fugaci quanto illegali e resistendo fino all'ultimo. Quella di Eddy e Friedel è una vicenda autentica, una ricostruzione fedele scritta «a caldo» da dietro al filo spinato del lager. Una storia in cui il racconto delle atrocità quotidiane - il timore nei confronti delle SS, gli abusi, le umiliazioni, l'abbrutimento, l'agonia propria e altrui - è venato da una flebile ma tenace speranza: quella di un amore che non smette di lottare anche in un simile scenario di sofferenza e morte.

I librai consigliano anche