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Un'amica traditrice, un parrucchiere anarchico, il primo ragazzo che l'ha chiamata signora. E poi un ex ossessionato dall'igiene e dall'ordine e la suora che avrebbe voluto fare di lei la prima Santa Selvaggia della storia. Nella sua personalissima blacklist, Selvaggia Lucarelli ci offre, con sincerità, autoironia e con il suo inconfondibile stile corrosivo, un girotondo di piccoli infami che, più o meno consapevolmente, l'hanno trasformata anche solo per pochi minuti in una persona peggiore. "Persone come tante, come quelle che anche voi avete incontrato. E che io non ho perdonato.". Un'autentica resa dei conti: con i mostri più o meno terribili in cui tutti inciampiamo nella vita, e con la nostra capacità di riderne e di (non riuscire proprio a) dimenticare.