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Ad Anna, graphic designer trentottenne, gli imprevisti non piacciono. È tutta la vita che calcola e prevede, e resta immobile nel suo mondo pur di evitare cambiamenti e scossoni. L'unico estraneo a essere stato accettato è Manel, il suo compagno, che molti anni prima e durante una crisi molto seria fra di loro è andato fino in Irlanda per riconquistarla e riportarla a Barcellona con sé. Da quando ha perso il lavoro, però, Nel vacilla: è distante e concentrato solo su se stesso, ha bisogno d'amore ma non riesce a scacciare la rabbia che gli monta dentro. Con lui vacilla anche la vita di Anna. Il portafoglio si svuota, un'inquilina inattesa richiede attenzioni e la famiglia è in panne: in quel momento arriva Teo, vent'anni, il futuro negli occhi e il mondo fra le mani. Lasciarsi trasportare o resistere? Sperimentare o no il tocco di quelle dita così leggere sulla tastiera di un cellulare? Nell'arco di sette mesi Anna ci racconta se stessa e quel che la circonda con parole personalissime, a volte inventate, e con sguardo cinico che usa spesso per assolversi quando tutto il resto del mondo - se solo sapesse - sarebbe pronto a condannarla. Alla fine pensiamo di conoscerla, Anna, eppure lei ci lascia senza parole. Un romanzo intenso, diretto, che non vuole offrire consolazioni facili, ma che smuove i fondali dimenticati delle nostre anime e li illumina.