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Roma, fine degli anni Settanta. Mentre la polizia è alle prese con le Brigate Rosse, la banda della Magliana allunga le mani sulla città, monopolizza lo spaccio di droga e semina terrore a suon di piombo. Gli affiliati si spartiscono centinaia di miliardi l'anno, fanno affari con mafia, camorra e 'ndrangheta, con gli ambienti della politica e dell'estrema destra. In un libro intervista denso di rivelazioni, Federica Sciarelli raccoglie la testimonianza di Antonio Mancini, uno dei pochi sopravvissuti dell'organizzazione, e ricostruisce con lui il ruolo giocato dalla banda negli episodi mai chiariti del nostro Paese, dal sequestro Moro al delitto Pecorelli. E in questa edizione aggiornata che comprende i più recenti fatti di cronaca, Mancini racconta dall'interno la nascita e lo sviluppo di "Mafia Capitale", restituendoci l'inquietante resoconto di come un gruppo di criminali, estremisti e politici corrotti abbiano dominato la politica e l'economia romana degli ultimi anni. Perché, ancora oggi, "la bandaccia può mutare pelle, sostituire i capi, modificare il sistema, cambiare maschera, ma il ghigno è sempre lo stesso".