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Le barzellette, le gag, le spiritosaggini, i malintesi, le gaffe, le smentite, gli autogol, gli incidenti diplomatici. E poi gli elogi, i pregiudizi, i sarcasmi, gli attacchi dall'estero. Un'avventura umana, imprenditoriale e politica che Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella hanno ricostruito, con scrupolo documentario, in un dizionario del berlusconismo; una fenomenologia del Cavaliere, così come è stato dipinto da sé medesimo, dai giornalisti, dai politici, dagli statisti di tutto il mondo e dai vignettisti italiani e stranieri. Una fraseologia esaustiva, variegata e complessa, che riproduce l'immaginario del Cavaliere e dell'Italia che rappresenta. Un campionario di allegorie e di simboli fantastici, ironici o grotteschi (il materasso, i regali, il calcio, le ville, i festini, la chirurgia estetica, le barche), attorno ai quali non orbitano soltanto i discorsi privati e le uscite pubbliche del leader della destra italiana ma anche, come ci ha ricordato il famoso scambio di sorrisetti tra Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, l'immagine stessa del nostro Paese.