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Otto anni fa uno tsunami di trenta metri rase al suolo la città indonesiana di Banda Aceh, dove vivevano 250.000 persone, nel giro di pochi minuti; nel 2005 un innalzamento di oltre otto metri del livello del mare, dovuto all'uragano Katrina, travolse le dighe intorno a New Orleans, sommergendo la città e uccidendo quasi duemila persone. Effetti del surriscaldamento del pianeta? Non solo, perché con queste inspiegabili forze della natura conviviamo da sempre: maestose, terrificanti, inafferrabili, le onde hanno fatto dell'oceano un'eterna frontiera. Che siano portatrici di morte e distruzione o simboli della vita che continuamente si rinnova, l'uomo ne è affascinato: le cavalca, le sfida, le asseconda, prova a prevederle. Ma nessuno sa davvero come si comportino nelle loro forme più estreme, e pochi conoscono il variegato sottobosco di coloro che a questo mistero hanno dedicato la loro vita. Susan Casey ci spalanca le porte di un mondo tanto seducente quanto complesso raccontandolo con le parole e le esperienze delle persone che lo conoscono meglio: studiosi, meteorologi, marinai, esperti di recuperi marittimi. E surfisti. Perché nella sua indagine, accanto al rigore della scienza, trova spazio la combinazione di devozione, saggezza e follia di eroi del surf come Laird Hamilton, Dave Kalama, Brett Lickle. I loro corpi portano i segni delle tante avventure, centinaia di punti di sutura, fratture di ogni tipo e infortuni spesso gravi.