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"Apartire dal 1963, anno di pubblicazione del mio primo libro, "Libera nos a malo", e di stesura dei Piccoli maestri, ho preso l'abitudine di registrare di giorno in giorno su fogli e foglietti, datandoli saltuariamente, i pensieri e anche i ghiribizzi che mi passavano per la testa. Materiali di officina, tentativi di ricavare forme più stabili dal casino di mutevoli eventi e microimpulsi che frastornano la giornata di uno che scrive... vorrei riprodurre ciò che mi è capitato di vedere e pensare esclusivamente sotto l'angolo da cui l'ho visto e pensato." Spunti di poetica, idee narrative e saggistiche, giudizi su autori italiani e stranieri, osservazioni sulle proprie opere, appunti di natura politica, filosofica, etica, o semplici divertissement. Questi materiali sono il frutto di molteplici esperienze, amicizie e scambi intellettuali, che introducono nel laboratorio esistenziale e creativo di un grande maestro della letteratura italiana.