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Tullia Zevi, esule con la famiglia prima in Svizzera e poi negli Stati Uniti dopo le leggi razziali del 1938, ha partecipato attivamente alla lotta politica antifascista nei movimenti repubblicani e liberalsocialisti. Ha studiato musica e ha suonato anche nell'orchestra sinfonica di New York, ma alla fine della guerra il bisogno di partecipare alla ricostruzione della democrazia in Europa e in Italia l'ha condotta al giornalismo militante e all'impegno nell'Unione delle comunità ebraiche italiane. Oggi, in questo libro scritto con la nipote Nathania, traccia il bilancio della sua vita, delle sue battaglie di libertà e tolleranza.