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Constatato il fallimento dei metodi educativi antiautoritari e libertari che hanno caratterizzato la pedagogia dopo il Sessantotto, il filosofo Bernhard Bueb - per trent'anni direttore di un prestigioso collegio tedesco - afferma con forza che è giunta l'ora di riscoprire una virtù dimenticata e di ritrovare il coraggio della severità. Attingendo alla sua esperienza di educatore e di padre, in questo saggio che in Germania è già un caso editoriale, Bueb offre un contributo originale e provocatorio all'acceso dibattito che oggi, anche in Italia, investe i temi dell'educazione e della scuola. La libertà non è solo indipendenza, né arbitrio: genitori e insegnanti devono ricercare un equilibrio fra intransigenza e amore, giustizia e bontà, controllo e fiducia. La vera autorità non incute paura, ma anzi genera sicurezza: è la mancanza di punti fermi, piuttosto, a rendere gli adolescenti di oggi disorientati e insicuri. Solo così i nostri figli sapranno conoscere se stessi e il mondo, vivere con pienezza le loro esistenze ed essere felici.