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Eva Cantarella, antichista di fama internazionale, riflette sui grandi temi della pena di morte, del valore preventivo della punizione, della vendetta, dei diritti delle vittime nel mondo di oggi (soprattutto negli Stati Uniti, dove la studiosa insegna e risiede diversi mesi all'anno), a partire dalle sue conoscenze del mondo antico. Abitudini e vizi della giustizia antica costituiscono dunque la base per illuminare e comprendere più a fondo i paradossi e le storture di oggi, sui quali l'autrice concentra la sua indagine. Completa il volume una piccola antologia di scritti fondanti del pensiero giuridico, da Platone ai più recenti interventi americani sulla pena di morte.