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"Controvento": ovvero del coraggio, della speranza e dell'amore per la vita. Ambrogio Fogar è stato per trent'anni l'uomo delle imprese impossibili, delle traversate oceaniche e dell'avventurosa spedizione al Polo Nord. Poi nel 1992, dopo un incidente automobilistico durante il raid Parigi-Mosca-Pechino tutto cambia drammaticamente: paralizzato, è costretto a una vita di immobilità, bloccato in un letto. Il suo sguardo, abituato agli immensi orizzonti, deve adattarsi alle pareti chiuse di una stanza, ma la sua mente non smette di viaggiare negli infiniti spazi dell'immaginazione e nelle insondabili profondità del suo essere. "Io resisto perché spero un giorno di riprendere a camminare", ha scritto Fogar in questo libro, realizzato insieme al giornalista Giangiacomo Schiavi. Il destino non gli ha permesso di mantenere questa promessa, ma le sue parole rimangono vive e irradiano un'incrollabile fiducia nella vita.