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"Quanto largo e benigno si dimostri talora il cielo nell'accumulare in una persona sola l'infinite ricchezze de' suoi tesori e tutte quelle grazie e' più rari doni che in lungo spazio di tempo suoi comparire fra molti individui, chiaramente poté vedersi nel non meno eccellente che grazioso Raffael Sanzio". Con queste parole nel 1568 Giorgio Vasari dà inizio alla biografia di Raffaello nelle "Vite de' più eccellenti pittori, scultori ed architettori". Il giudizio dell'artista e storiografo aretino testimonia di una fortuna non solo presso la critica ma anche presso il pubblico che ha accompagnato Raffaello e la sua produzione pittorica dal tempo della sua prima attività e fino ai giorni nostri, apprezzandone le grandi doti di artista.