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Le icone russe sono una scoperta del Ventesimo secolo. È infatti soltanto dopo un'importante stagione di restauri che queste opere, ripulite dagli scuri strati di vernice e dalle successive mani di pittura, hanno svelato a studiosi e appassionati d'arte il loro intrinseco valore. Ed è stato proprio grazie a questo periodo di straordinario impulso nello studio della tradizione artistica delle icone russe che il pubblico ha progressivamente imparato a conoscerne la bellezza, le armoniche composizioni e le figure eccezionalmente eloquenti. Uno dei primi artisti che apprezzarono adeguatamente la bellezza delle icone russe fu Matisse, che, capitato a Mosca nel 1911, ebbe modo di visitare diverse collezioni di icone e divenne subito un appassionato ammiratore di questa arte. In seguito, soprattutto dopo le mostre del 1913, 1927 e 1967, l'icona russa incominciò a destare un'attenzione sempre più viva. Non essendo in grado di trasformarsi in pittura realistica, come accadde invece in Europa occidentale, l'icona sopravvisse a sé stessa, trasformandosi in un fenomeno di genere eclettico. L'opera di Viktor Lazarev è un classico, impreziosito in questa riedizione italiana da una ampia sezione di tavole a colori. La trattazione è dedicata alla storia delle icone russe dalle origini sino agli inizi del Sedicesimo secolo con deliberata scelta di concentrarsi sull'«età d'oro» di quest'arte. Scritto con stile chiaro ed eloquente, il lavoro di Lazarev descrive la nascita della pittura su tavola in Russia, la tecnica, l'estetica e le principali scuole di produzione delle icone, oltre a introdurre il lettore agli artisti più importanti di questa tradizione e alle loro opere.