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Forse in nessun altro luogo meglio che in Messico, il passato archeologico è così profondamente legato alla costruzione della nazione. L'immaginario del passato indigeno e gli eventi che riguardano la sua graduale scoperta hanno letteralmente formato l'identità nazionale, fornendo una rappresentazione unitaria del Paese, altrimenti composto da culture, popoli e tradizioni linguistiche eterogenee. Il libro racconta l'immenso sforzo compiuto per ricostruire il passato indigeno messicano, che appare straordinariamente stratificato e, per questo motivo, difficile da essere tracciato e descritto. Nel periodo preispanico, gli Aztechi già conducevano scavi archeologici nel magnifico sito di Teotihuacan: la ricerca del passato era già incominciata prima dell'arrivo dei conquistadores. La conquista spagnola fu, come risaputo, un violento e drammatico evento, largamente distruttivo per le popolazioni precolombiane. Il lavoro della memoria, tuttavia, compiuto muovendo dalla persistente vitalità delle tradizioni indigene, è iniziato quasi immediatamente ed è rimasto costante nel corso dei secoli fino a che, nel XIX secolo, si è trasformato in una emergenza politica, in una missione nazionale. Oggi, il Messico possiede una rete di siti archeologici ben preservati, organizzati seguendo aggiornate idee museografiche, che permettono la comunicazione e l'intelligibiità del passato ai moderni utenti.