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La democrazia italiana affonda le sue radici nei princìpi della Costituzione, la cui formazione rimane un vero e proprio "evento di coscienza" nato dall'incontro dei costituenti che parteciparono alla Sottocommissione della Costituente (1946-1947). Tra i costituenti cattolici ed i gesuiti della Civiltà Cattolica si ebbero "scontri e incontri" in merito alla formazione dei princìpi, all'idea stessa di Stato costituzionale e di "diritto naturale" che determinava una visione di società e di Stato diversa. Molti punti proposti dalla Santa Sede e dai padri della Civiltà Cattolica sono entrati nella Costituzione. Dopo più di sessant'anni dalla sua approvazione è utile chiederci se in uno scenario politico, economico, sociale, cambiato sul piano interno e internazionale, la Costituzione debba essere revisionata o cambiata, e in che modo i princìpi fondamentali possano contribuire a farlo. I nove princìpi elaborati nella Sottocommissione - democratico, personalista, pluralista, lavorista, di solidarietà, di uguaglianza, di autonomia, di libertà religiosa, pacifista - definiscono la "dignità della persona umana" solamente se si è in grado di rispettare il delicato equilibrio di pesi e di contrappesi su cui si basano. Lo spirito della Costituzione e l'intenzionalità dei costituenti ci permettono di conoscere le radici che nutrono la democrazia italiana. Prefazione di Oscar Luigi Scalfaro.