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Una raccolta di saggi in cui Inos Biffi illustra da vari profili l'opera di colui che il maestro Alberto Magno ebbe a definire: Luce della Chiesa. Tommaso, con la forza silenziosa delle sue infinite riflessioni, chiede solo di essere studiato. E porsi alla sua scuola significa avvertire la sua perizia di commentatore biblico e teologico; la sua acuta dottrina sulla teologia scienza e sapienza insieme; la sua cristologia, dove l'intelletto del teologo si accompagna con l'"affetto", in un intreccio tra l'illuminare e l'ardere (lucere et ardere); la sua passione per l'Eucaristia, che lo ha fatto definire "Dottore eucaristico"; la sua antropologia, di cui Cristo è il cuore e la misura; la sua morale, vigorosamente razionale e, soprattutto, intimamente sostanziata di vangelo. Certo, Tommaso d'Aquino è un teologo, non l'unico teologo. Ai suoi tempi, e dopo, altri hanno brillato nella Chiesa, l'hanno illuminata e hanno aperto scuole; il suo insegnamento, senza dubbio, porta evidenti, nel linguaggio e negli orizzonti, i segni del passato; e tuttavia, si direbbe che egli possegga un carisma singolare di perspicacia, di equilibrio e di sintesi, che nella Chiesa lo hanno reso il "Dottore comune".