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In questo volume lo storico libanese rettifica gravemente lo sguardo sul Vicino Oriente secondo cui l'occhio europeo è messo a fuoco. Fattori etnici, religiosi, antropologico-identitari, in sé di grande importanza, sono usati da filtro, da schermo, per guardare a un mondo, a noi così prossimo, divenuto il tappeto verde su cui hanno giocato e si scontrano le grandi potenze. Affermazioni come "Paesi arabi moderati", "esportare la democrazia", "guerra chirurgica", "deriva terroristica dell'Islam", "Paesi canaglia", stanno a mascherare significati totalmente sconnessi, se non opposti, rispetto alla lettera delle affermazioni stesse. Il lavoro di Georges Corm ci permette di ricominciare a guardare il Vicino Oriente contemporaneo dalla sua genesi.