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"Affinché ognuno possa avere Dio per Padre, deve avere innanzitutto la Chiesa per madre". Questa espressione di Cipriano non è solo l'esclamazione ammirata ed entusiasta di un singolo dottore della Chiesa, ma è una efficace sintesi di tutta una spiritualità incentrata nel mistero della Chiesa. Dalla gioiosa contemplazione del mistero della Domina Mater Ecclesia nacque nel primo millennio cristiano un genere poetico nuovo, dei canti semplici e spontanei di cui Hugo Rahner ci offre una scelta in questo libro. Vari e molteplici i temi di questa ecclesiologia: la Chiesa è, prima di tutto, "madre dei viventi" in cui si adempie pienamente quanto era stato detto di Eva e quanto, nella nuova creazione, ha avuto inizio in Maria. La Chiesa è, inoltre, "madre dei dolori" perché essa è nelle doglie del parto mentre accompagna i suoi figli nel loro iter intramondano. Madre dei viventi, madre dei dolori, la Chiesa è anche "regina eterna". Essa è regina non solo escatologicamente ma iam nunc, perché il futuro mistero della sua gloria regale è già chiuso nel fondo della sua oscurità terrena. La presentazione di questi inni da parte di Rahner non è certamente dettata da nostalgia o da interesse puramente storico. Essa vuole piuttosto offrire a tutti coloro che nutrono interesse per l'ecclesiologia, in modo particolare teologi e studenti di teologia, una meditazione e una "rilettura" del mistero ecclesiale in funzione della Chiesa dei nostri giorni.