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«Questa Carta merita di essere favorevolmente apprezzata ed ha un buon posto, forse il primo, fra le Costituzioni dell'attuale dopoguerra»: così Meuccio Ruini, in Assemblea costituente, nel discorso che presenta la Costituzione della Repubblica per il voto finale, riferendo «voci di grandi competenti dall'estero». In questo volume per la prima volta si disegna organicamente, tra la cinquantina di costituzioni elaborate nell'immediato secondo dopoguerra, un percorso sui «tipi» più significativi, organizzati, nella prima parte, nei due quadri europei che la cortina di ferro divide e, nella seconda, in quello mondiale. Ma non solo, perché si disegna un'ulteriore dimensione costituzionale, rappresentata dai progetti di costituzione europea e dallo sviluppo delle istituzioni internazionali, sui quali le due parti del volume rispettivamente si concludono. E, ulteriormente, sottolineano caratteri, importanza e prospettive di una produzione costituente, che gli autori dei diversi saggi affrontano in un'ottica storica, politica, giuridica e istituzionale.