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Il ritratto di una signora, in un elegante abito di raso color pesca, lo sguardo rivolto all'orizzonte, cattura la nostra attenzione da una teca del Museo di Palazzo Poggi a Bologna. Osservandola meglio, ci si accorge, però, che non è intenta a pregare, né a sorseggiare una tazza di té: si appresta, invece, a dissezionare un cervello umano. Forse il nome di Anna Manzolini Morandi non dirà granché alla maggior parte delle persone, eppure questa donna moderna, curiosa, colta e piena di talento ha avuto un ruolo importantissimo nella produzione di cere anatomiche settecentesche. Scultrice e anatomista, insegnò nella sua casa-laboratorio a Bologna, città dove nel 1711 era stato costituito l'Istituto delle Scienze, e realizzò sculture anatomiche per la formazione di studenti universitari in medicina, di futuri chirurghi e di ostetriche. Rebecca Messbarger ne ricostruisce la biografia, regalandoci il ritratto di una protagonista degli studi anatomici, fino ad allora sempre ritenuti territorio esclusivo degli uomini.