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In Italia la condizione occupazionale dei giovani è drammatica: nella fascia tra 20 e 29 anni il tasso di occupazione è del 42,7%, oltre 20 punti in meno rispetto alla media dell'Unione europea, mentre la disoccupazione per la stessa fascia d'età è al 25,2%, contro il 12,2% di media Ue. Per questo ogni anno vediamo partire oltre novantamila under 35, molti dei quali senza buone prospettive di rientro. Si aggiunga che l'invecchiamento demografico avrà un impatto sempre più significativo sulla forza lavoro: secondo Eurostat, nel 2050 l'Italia avrà 10 milioni di abitanti in meno, con un aumento della popolazione anziana superiore al 40%. In questo contesto, i flussi migratori interni e internazionali giocheranno un ruolo sempre più determinante. L'edizione 2019 del Rapporto sull'economia dell'immigrazione si focalizza proprio sulle prospettive per i giovani in Italia e in Europa, fotografando i movimenti attuali e presentando alcuni possibili scenari. Accanto all'analisi puntuale di banche dati ufficiali, il Rapporto presenta approfondimenti sul contributo degli immigrati all'economia italiana: il mercato del lavoro, l'imprenditoria, il fenomeno delle rimesse sono alcuni fra i temi analizzati. Nell'ultima parte del volume viene descritto l'apporto delle principali comunità immigrate in Italia, sintetizzando i maggiori indicatori economici di ciascuna di esse.