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Il libro rievoca la vita e le imprese leggendarie di Annibale, il condottiero cartaginese che nel corso della seconda guerra punica (218-201 a.C.) inflisse ai Romani una serie di disastrose sconfitte (la più devastante nella battaglia di Canne, 216 a.C). A piegare Annibale, sul suolo africano, nella battaglia di Zama, fu poi Scipione, che della lezione del Barcide aveva sagacemente fatto tesoro. Ridimensionata Cartagine, Roma si avviò verso il predominio sul Mediterraneo. Una lettura coinvolgente, da cui emerge la figura di un generale tra i più grandi di ogni tempo.