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Lorenzo Renzi torna a occuparsi dell'autore della "Ricerca del tempo perduto", guardando stavolta all'intenso rapporto che lo scrittore francese ebbe con la Germania e con la cultura tedesca. Proust mitizza la Germania, in cui scorge il paese idillico del Rococò e del Romanticismo, la patria dello spirito della musica e della poesia (Beethoven e Wagner, Goethe) e se la rappresenta idealmente nell'estivo paesaggio fluviale sul quale aveva remato da ragazzo assieme alla madre. Di questo suo affetto, lo scrittore francese fu prontamente ricambiato da molti grandi critici tedeschi - Curtius, Auerbach, Spitzer, Benjamin, Adorno, Jauss - con alcuni dei quali ebbe contatti personali ispirati alla reciproca simpatia...