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La storia dell'associazionismo agricolo in età contemporanea affonda le sue radici nella complicata situazione politica e sociale successiva alla seconda guerra mondiale. Nel 1955, quando viene fondata l'Alleanza nazionale dei contadini, ad oggi, si sviluppa il complesso tentativo di costruire una forte organizzazione contadina unitaria, in grado di coordinare e raccogliere le forze sindacali vicine ai partiti di sinistra come di dialogare in termini competitivi con la Coldiretti e la Confagricoltura. Questo studio ripercorre sulla base di fonti italiane e straniere, la storia dell'incontro di varie sigle sindacali e della loro fusione nella Confcoltivatori (1977), oggi Confederazione italiana agricoltori. Propone poi un'attenta analisi delle relazioni tra tale organizzazione e il sistema partitico, nel più ampio quadro europeo della Pac, nelle diverse fasi della storia italiana, fino ai giorni nostri. È la storia, in ultima analisi, di una confederazione presente sul territorio ma sempre immersa nelle relazioni internazionali e continuamente tesa ad adeguare la propria forma organizzativa alle sfide dei tempi che cambiano, dall'agro-alimentare ai problemi ambientali, dagli OGM alla difesa del made in Italy.