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Quale che fosse la fondatezza della profezia schumpeteriana circa le sorti infauste del capitalismo, essa era frutto di una scrupolosa analisi dello svolgersi dei processi di "democratizzazione". In essi l'autore austriaco aveva individuato la causa principale dell'implodere del sistema sociale cresciuto a ridosso del primo conflitto mondiale e giunto a maturazione negli Stati Uniti del secondo dopoguerra. Una tale interpretazione, per molti aspetti debitrice nei confronti di numerosi autori di lingua tedesca, si esplicò, in particolare, nella formulazione di una peculiare teoria del ciclo economico. Richiese però anche una concomitante definizione degli strumenti interpretativi delle scienze sociali, sviluppatesi e impostesi tra Otto e Novecento. A esse Schumpeter diede un contributo di rilievo, interrogandone la storia, problematizzandone i metodi, delineandone i possibili contenuti. Alla ricostruzione dettagliata di tale impegno è dedicato il presente volume. Accanto ai testi più noti sono prese in considerazione le loro varianti ed è analizzato un ampio numero di scritti "minori" e di semplici abbozzi, grazie ai quali è possibile definire in modo adeguato l'impegno profuso da Schumpeter nei confronti del dibattito sulle Sozialwissenschaften.