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Chi sono i "co-packers"? E soprattutto quali strategie hanno adottato negli ultimi decenni le imprese che producono e confezionano prodotti "private label" per le catene della grande distribuzione? Il libro offre una risposta a questi interrogativi, attraverso la storia di Co.ind (Coop Industria), una piccola torrefazione nata nel 1961 per rifornire gli spacci cooperativi e diventata oggi un gruppo con 1.105 dipendenti e un fatturato di 185 milioni di euro, grazie ad un'ampia diversificazione dal caffè ai succhi di frutta, dalle verdure surgelate ai prodotti per i bar, dai cosmetici alla sanificazione, in un'ottica di presidio di molteplici nicchie. Un passaggio, quello dalla piccola alla media dimensione, che ha richiesto la costruzione non solo di una idonea "gerarchia manageriale", essenziale ma sufficiente per definire le aree funzionali determinanti per la crescita e per la competitività sul mercato, ma soprattutto di una struttura per la ricerca e sviluppo in grado di soddisfare o anticipare gli obiettivi e i contenuti dei marchi commerciali, con la proposta di prodotti sempre nuovi. Una storia di impresa significativa, utile per ragionare sul rapporto fra le politiche di marchio delle catene di distribuzione e le strategie di crescita delle piccole e medie imprese impegnate nella produzione di beni di consumo.