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Il lavoro di Machiavelli nella Cancelleria fiorentina è stalo generalmente studiato per quel che riguarda le missioni diplomatiche, mentre sono stati trascurati gli aspetti connessi ali amministrazione del territorio soggetto ali autorità della città. Questo libro, che si fonda sullo spoglio sistematico di una ricca documentazione in parte inesplorata, prende invece in esame l'attività del Segretario in tutti i suoi diversi risvolti: di responsabile dell'amministrazione dello Stato di Firenze, di ideatore e creatore della milizia e di inviato diplomatico. Una attività che Andrea Guidi colloca nel quadro dei compiti svolti da un gruppo di funzionari di cui, grazie ad accurate ricerche, individua l'origine sociale e il particolare percorso di formazione e di cui contribuisce a precisare i ruoli professionali. L'autore è così in grado di chiarire nel dettaglio le molte specificità del caso di Machiavelli, ricostruendo in modo innovativo parte dei suoi studi giovanili, che rivelano alcuni elementi tipici del tradizionale iter educativo umanistico. Il volume contribuisce, dunque, a definire meglio in cosa consistesse quell'"arte dello Stato" che Machiavelli stesso dichiarerà a Francesco Vettori di avere appreso nei quindici anni di Segreteria.