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Anche se può sembrare un genere minore nella gerarchia delle scritture dell'io, come le autobiografie, le confessioni, le memorie e gli epistolari, il diario privato e personale ha in realtà accompagnato la vita di moltissime persone, autori celebri e gente comune, da almeno tre secoli, trasformandosi nel tempo ed espandendosi con fortuna negli attualissimi blog. L'autrice esplora da vicino alcuni elementi costitutivi della scrittura diaristica - il ruolo della quotidianità e il cuore messo a nudo - che accomunano gli autori e i tempi più diversi, da Stendhal a Baudelaire, da La Rochelle alla anonima donna di Berlino, che scrive durante la conquista russa del 1945. Eventi e pensieri della quotidianità si intrecciano così alle prove d'autore e alle riflessioni sull'esperienza creativa nei testi di Kafka, Woolf e Pavese in cui il mestiere di vivere e il mestiere di scrivere combaciano perfettamente. E i diari scritti nei tempi bui e violenti della guerra mostrano che neanche la tragedia individuale e collettiva riesce a sopprimere del tutto la resistenza della vita quotidiana. Come scrive Giancarla Arpinati "Tutto il mondo trema e io sono felice davanti allo specchio con i miei orecchini nuovi".