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Nel 2004, per la prima volta dopo diversi anni, l'economia meridionale ha fatto segnare un tasso di crescita inferiore a quello del Centro-Nord. Sembra dunque essersi interrotto, dopo l'indebolimento già manifestato nel corso del 2003, un ciclo positivo per il Mezzogiorno che, pur all'interno di una crescita complessiva del Paese inferiore a quella dei principali Paesi europei, aveva portato tra la metà degli anni '90 e i primi anni del 2000 a tassi di crescita stabilmente superiori rispetto al Centro-Nord. Occorre dunque riavviare il processo di sviluppo, basato su una diversa qualità della crescita, che aveva consentito di arrestare la tendenza all'ampliamento delle distanze tra Nord e Sud in atto nel precedente ventennio.