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Chi attraversasse la porzione nord-orientale della città di Trento, tra Quattrocento e Seicento, ricavava la forte impressione di trovarsi nel mezzo di una città nella città. Qui, intatti, nel quartiere di San Pietro, si concentravano gli immigrati di lingua tedesca, attirati dalle possibilità offerte dalla capitale del principato vescovile. Tra coesistenza e interazione, tra identità e integrazione, si osservano gli immigrati prendere possesso del quartiere, organizzarlo attraverso l'istituzione di enti assistenziali e corporativi, dargli colore con il costume e gli atteggiamenti. Si osserva il comportamento politico degli immigrati e delle loro élites nel continuo confronto con le istituzioni cittadine e con il governo vescovile.