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In questo volume sono raccolti una serie di studi e ricerche editi soprattutto nell'ultimo quinquennio. Sono inseriti tutti i lavori concernenti il principio della capacità contributiva nel suo svolgimento storico prima e dopo la Costituzione repubblicana e in alcune sue implicazioni fondamentali nel sistema tributario vigente; i tre saggi concernenti l'interpretazione antielusiva nel suo rapporto con il principio di capacità contributiva; i saggi dedicati a delucidare i rapporti tra diritto tributario e diritto finanziario e a sfatare la leggenda della spettanza di un ruolo di primazia al Prof. Oreste Ranelletti nella fase pioneristica e fondativa del diritto tributario e la teoria pur essa affabulatoria e chimerica che vorrebbe lo stesso Ranelletti capofila e fondatore della sedicente "scuola napoletana" di diritto finanziario. I giuristi della prima metà del novecento hanno collegato sempre l'interpretazione antielusiva al principio costituzionale di universalità e uguaglianza ma non al principi di capacità contributiva e tanto meno alla progressività. La Cassazione italiana, nel 2008, ha a sorpresa rovesciato questo orientamento dogmatico scientificamente incontrovertibile e, pur senza darne adeguata e persuasiva motivazione, ha fatto scaturire sia l'interpretazione antielusiva sia il così detto abuso del diritto dalle disposizioni dei due commi dell'art.53 della Costituzione. Nei saggi si dà conto di questi inattesi sviluppi, che sono sottoposti a radicale critica.