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La Nova Methodus Discendae Docendaeque Iurisprudentiae (1667) è, forse, l'opera più significativa degli scritti giuridici di Gottfried Wilhelm von Leibniz (Lipsia, 21 giugno 1646 - Hannover, 14 novembre 1716) e segna una delle tappe fondamentali nella storia del pensiero giusfilosofico. L'autore, oltre a raccomandare l'uso della "logica" quale strumento di analisi delle norme e di definizione dei casi sottoposti all'esame del giureconsulto, dà un mirabile esempio di ricostruzione sistematica degli istituti giuridici. L'importanza della Nova Methodus, peraltro, trascende gli ambiti del diritto, poiché la sterminata bibliografia di testi ivi citati da Leibniz (le cui abbreviazioni sono state sciolte dal Curatore nelle note a piè di pagina della traduzione) ne fa documento essenziale per la ricostruzione del percorso formativo del filosofo. Se ne propone la prima traduzione integrale, preceduta dalla riproduzione della celeberrima edizione critica del testo latino, a cura di W. Kabitz ed H. Schepers, pubblicata da Akademie Verlag di Berlino.