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L'opera si propone l'obiettivo di razionalizzare e semplificare le questioni, tutt'altro che infrequenti nella prassi, delle interferenze processuali in senso ampio, relative al fenomeno di contemporanea rilevanza, in più ordinamenti giuridici di una norma, di un fatto, o di un atto giuridico. Nell'ambito dei rapporti tra i giudizi civili, penale, amministrativo e tributario son approfondite, le principali e più controversie questioni di riparto di giurisdizione per affrontare, da ultimo, la tematica delle interferenze processuali in senso stretto. In tale ambito, costituente il nucleo fondamentale della trattazione, particolare attenzione e stata dedicata alla fattispecie di contemporanea pendenza di processi tra loro collegati ed alle prospettive applicative, oscillanti tra la cognizione incidentale della questione e la sospensione del processo (ex art. 295 c.p.c. o 479 c.p.c.). La trattazione procede con l'analisi dell'incidenza extraordinamentale del giudicato, esaminando le norme a ciò destinate (ad es. artt. 651 e ss.c.p.p.) e le principali elaborazioni teoriche in assenza di disciplina positiva. Da ultimo, si affronta il tema della circolazione probatoria extraordinamentale, ovvero dell'acquisizione e valorizzazione in diverso processo di mezzi di prova o ricerca della prova assunti in altro ordinamento.