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Il fenomeno dei disallineamenti da ibridi cross-border riguarda il sistema di imposizione sul reddito coinvolgendo chiunque produca reddito d'impresa quale che sia la forma, individuale o collettiva. Si tratta di un fenomeno complesso che consiste nello sfruttare le differenze di qualificazione giuridica degli strumenti finanziari o delle entità, incluse le stabili organizzazioni, presenti nelle diverse giurisdizioni, provocando una riduzione della base imponibile nel mercato interno che può derivare da una deduzione di componenti negativi di reddito cui non corrisponde una inclusione nella base imponibile del "beneficiario" o da una doppia deduzione dello stesso componente negativo di reddito in due diverse giurisdizioni. La disciplina anti-ibridi domestica (D.Lgs. n. 142 del 2018) ha natura antielusiva e attua la normativa unionale (direttiva c.d. ATAD 1 siccome integrata dalla direttiva c.d. ATAD 2) che, a sua volta, rinvia al patrimonio interpretativo del Final Report dell'Action 2, ricco di esemplificazioni e di chiarimenti. E proprio in conseguenza di tale rinvio l'innesco della reazione antielusiva va ricercato, più che in principi generali, in una congerie di casi e sottocasi difficilmente gestibili. Di qui l'idea del presente volume che è, quindi, volto a fornire al lettore le coordinate per muoversi all'interno dell'apparato normativo domestico attuativo della disciplina unionale anti-ibridi e delle previsioni di soft law di tipo casistico, non senza trascurare la genesi della disciplina e la sua evoluzione sino alla attuale conformazione.