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Il libro approfondisce un tema di indiscutibile importanza nell'attività investigativa, in quanto attiene alle modalità attraverso cui vengono rilevati, esaminati, e quindi contestualizzati, in ambito processuale, i residui dello sparo lasciati da un'arma da fuoco utilizzata per commettere un reato. Il libro costituisce un lavoro assolutamente nuovo, sia per il grado elevato di approfondimento delle questioni tecniche e giuridiche affrontate, sia per l'impostazione multidisciplinare che ha consentito di esaminare le questioni da prospettive diverse. Gli autori (esperti balistici e medici legali) sono riusciti ad elaborare un testo che fornisce ai diversi soggetti che operano in ambito investigativo un ottimo supporto per il perseguimento dello scopo dell'indagine preliminare: l'individuazione dell'autore del reato e l'acquisizione di elementi di prova aventi il carattere dell'efficacia dimostrativa e, ovviamente, della validità processuale. Nel libro sono compendiate e criticamente approfondite una serie di questioni problematiche che si pongono nel contesto investigativo: dalla fase del prelievo, particolarmente delicata, a quella della custodia della fonte di prova, sino, infine, all'attività di analisi e di esame tecnico. Proprio in relazione a tali aspetti, sono affrontate le scansioni temporali e le modalità di effettuazione di tali operazioni. A ciò si aggiunge una dettagliata descrizione delle armi da fuoco.