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Nelle società capitalistiche sono previsti a favore dei soci una serie di diritti all'acquisto delle partecipazioni sociali, che nel loro insieme possono essere ricondotti in un sistema unitario, posto che tutti mirano a soddisfare il medesimo interesse, appunto quello di ciascun socio al suddetto acquisto quale strumento per il perseguimento di un risultato ulteriore, di volta in volta individuabile in quello al mantenimento della misura della propria partecipazione alla società, ovvero in quello all'incremento della stessa, ovvero ancora in quello ad impedire l'accesso in società a terzi estranei all'originaria compagine sociale. Si tratta di diritti che talvolta sono stati previsti concretamente dal legislatore, talaltra, che il legislatore si è limitato a prevedere solo in astratto, avendone rimesso agli stessi soci la decisione di introdurli. Nel medesimo sistema, infine, possono farsi rientrare pure quei diritti che, pur non essendo stati previsti dal legislatore (né concretamente né astrattamente), gli interpretati ritengono che possano esserlo dai soci nell'ambito della loro autonomia contrattuale. L'intento dello studio è quello di ricercare quale sia l'effettiva natura dei diritti in esame e, di conseguenza, quali siano i rispettivi strumenti di tutela.