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Il diritto è un mondo complesso: costituzioni, leggi, regolamenti, apparati amministrativi, strutture di governo, giudici, processi, sentenze ne fanno parte, ma non lo esauriscono. Il diritto è tutto questo, ma anche qualcosa di più: è una delle strutture portanti della società. Profondamente connesso con i valori, le aspettative, i conflitti, i poteri che si dispiegano in un determinato contesto storico-sociale, ha un'evidente valenza "culturale": è infatti un'indispensabile componente della cultura di un Paese, intendendo cultura come l'insieme di costumi, regole, credenze socialmente condiviso. Tramite ed espressione del sapere giuridico sono le opere dottrinarie dei giuristi e la visione dei rapporti intersoggettivi da esse elaborata. La rappresentazione concettuale di una determinata società trasmessa dalla riflessione teorica dei giuristi appare dunque un momento importante del discorso pubblico nel quale quella società si esprime e si riconosce. La cultura giuridica ha conosciuto in Italia, dal Medioevo ai nostri giorni, uno straordinario sviluppo, in un continuo e fattivo dialogo con l'orizzonte europeo. È alla ricognizione storiografica del pensiero giuridico italiano in questo lungo arco di tempo che questo libro è dedicato.