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«La peste che il tribunale della sanità aveva temuto che potesse entrar con le bande alemanne nel milanese, c'era entrata davvero, come è noto; ed è noto parimente che non si fermò qui, ma invase e spopolò una buona parte d'Italia.» In questo volume sono raccolti i due capitoli dei Promessi sposi in cui è descritta la terribile epidemia che travolse Milano nel 1630, e che costituiscono - come nota Gianvittorio Signorotto nella prefazione - «uno snodo decisivo per il destino dei personaggi», i quali «tuttavia sono messi da parte». In questa digressione storica, che coincide dunque con una sospensione dello sviluppo narrativo del romanzo, Alessandro Manzoni ricostruisce con una straordinaria capacità di analisi l'inarrestabile avanzata della peste in città, permettendoci di seguire passo passo la progressione del contagio e delle morti, la paralisi dell'autorità, la crescente isteria collettiva e il terrore indomabile dell'«orribile flagello». Prefazione di Gianvittorio Signorotto.