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A volte un libro è come un nervo scoperto. A volte una frase ferisce come una lama. A volte la letteratura riesce a rispecchiare il nostro dolore più profondo, più lancinante. In questi "Racconti sgradevoli" Jole Zanetti affronta a viso aperto la vita, anche in quello che ha di più crudele, doloroso e forse più prezioso e vero. Lo fa con lo sguardo di una donna, e con la voce di una donna in grado di capire e condividere le sofferenze degli altri. Tracciando una geografia intensa e spietata. La letteratura diventa così, per chi scrive come per chi legge, un corpo a corpo con la sofferenza e con noi stessi, ma anche un percorso di consapevolezza, un'occasione di purificazione, una strada verso una possibile liberazione.