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Come possono conciliarsi fede e scienza? Il bene e la dimensione etica dell'uomo sono naturali o innaturali? Cosa resta di noi e delle nostre coscienze una volta spente tutte le funzioni del cervello? E soprattutto: nell'universo è possibile rintracciare un fine capace di sottrarre le nostre vite alla casualità che pare dominarle? Su questi fondamentali interrogativi il filosofo ateo Paolo Flores D'Arcais e il teologo credente Vito Mancuso si confrontano senza esclusione di colpi in un dialogo aspro, fatto di parate e affondi, memore delle dispute medioevali. Da prospettive che appaiono inconciliabili, "Il caso o la speranza?" affronta i grandi temi della nostra esistenza in maniera originale e profonda: gli autori dialogano con passione, scegliendo di non eludere le profonde differenze tra i loro diversi punti di vista, ma al contrario di scandagliarle e di esporle alla critica l'uno dell'altro. Li anima un autentico rispetto personale. E li guida la ferma convinzione che - come dice Mancuso - "dialogare... è esporre se stessi alla forza e al rigore del ragionamento"; e che - nelle parole di Flores D'Arcais "la filosofia è un dialogo, ininterrotto".