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Bahia, ancora Bahia! Questo romanzo di Amado è un grido alla sua musa di sempre, alla città più affascinante del Brasile, un grido d'amore alle sue notti, i suoi misteri, ardori e deliri. L'autore mescola i suoi passi a quelli dei nottambuli nelle viuzze tortuose del porto, sulle spiagge illuminate dalla luna. Con lui ascoltiamo la storia del Caporale Martini e del suo matrimonio così complicato, conosciamo Curio l'eterno romantico, sempre travolto da terribili passioni, Jesuino Gallo Pazzo vagabondo sapiente e tenerissimo, Tibéria tanto materna ed efficiente nella conduzione del suo bordello, Otàlia che desidera con ostinazione accasarsi, Marialva la bella, moglie non poco criticata di Martim, Beatriz la celebre cartomante, assistiamo all'esilarante battesimo del piccolo mulatto Felicio che ha per padrino una divinità locale... E tanti altri personaggi divertenti, struggenti, sorprendenti che parlano attraverso la voce arrochita di Amado: "... racconto cose che so per averle vissute, e non per sentito dire. Racconto cose accadute veramente... Tante cose sono cambiate da allora, tante ancora dovranno cambiare. Ma la notte di Bahia era la stessa, fatta d'argento e d'oro, di brezza e di calore, odorosa di pitanga e gelsomino. Prendevamo la notte per la mano e le offrivamo dei doni." Questa edizione è arricchita dal racconto "Come il mulatto Porciùncula si liberò del suo defunto."