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Chi ha davvero il potere, oggi, nel mondo globalizzato? I governi degli Stati o le grandi multinazionali, i supermanager dagli stipendi miliardari, i nuovi ricchi alla Bill Gates? E quale deve essere il giusto equilibrio tra potere politico e potere economico? È un tema su cui i filosofi riflettono dai tempi dell'antica Grecia, ma che con la recente crisi finanziaria è tornato di grande attualità. Da Aristotele a Hobbes, i filosofi hanno sempre privilegiato l'homo politicus rispetto all'homo oeconomicus. Il trionfo del mercato sembra aver incrinato questo equilibrio. Oggi la creazione di organismi sovranazionali sempre più potenti e necessari (vista la scala globale di molti problemi) e le spinte al decentramento hanno ridotto il potere degli antichi Stati, che influiscono sempre meno rispetto all'economia e alla finanza.