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I drammi di Rosvita, scoperti nel monastero di S. Emmerano a Ratisbona da Conrad Celtis nel 1494, furono pubblicati per la prima volta nel 1501. Tracce della notorietà raggiunta da Rosvita, anche fuori dalla Germania, sono rilevabili nella prima metà del secolo XVI. Poi Rosvita e la sua opera caddero nuovamente nell'oblio, per quasi due secoli. Soltanto nel 1707, infatti, Heinrich Leonard Schurzfleisch pubblicò per la seconda volta le opere di Rosvita. Con testo latino a fronte.