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Il "nido" di Turgenev - spiega nella prefazione Fausto Malcovati - è "il luogo dove sono nati, vissuti e morti genitori, nonni e bisnonni, è il luogo che conserva, scritta su oggetti, muri, alberi, la storia di intere generazioni, è il luogo da cui si parte per crescere e a cui si torna per ritrovare la pace: quella rassicurante pace, velata di malinconia, che è propria di ogni angolo nel quale ci si riconosce; è il luogo dove ci sono le radici".