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Esiodo, il più antico scrittore di cui si abbiano notizie storiche, trascorse la vita nel podere lasciatogli dal padre in Beozia, trovando proprio nel lavoro la principale ispirazione per la sua vocazione di poeta. "Opere e giorni", infatti, è un poemetto didascalico che raccoglie norme per l'agricoltura e la navigazione e tratta i problemi della convivenza e della vera giustizia. È dunque una ricchissima fonte di informazioni sulle condizioni di vita nella Grecia arcaica, ma è soprattutto un "poema sul destino dell'uomo", perché attraverso miti, favole e insegnamenti Esiodo dimostra il fondamento etico e religioso del lavoro, unico strumento che riscatta l'uomo dalla condizione ferma e gli permette di vivere dignitosamente in armonia con il cielo.